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Colonia

by Maybe i'm...

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1.
Mwili wako ni koloni ya nguvu Alibatizwa katica utii kipofu Aliandika sheriaza kibinadamu katica mishipa yako Nei nostri corpi arresi, milioni di colonie la sperimentazione, forme dell'oppressione
2.
Soldatini della noia, tutti in fila dietro al boia boccheggianti come pesci, sibilanti come serpi Inchiodati ad una croce, luminosa e accessoriata sorridete come idioti, fate a gara a sanguinare Goditi la noia delle rivoluzioni, la noia senza gioia, quella è dei padroni Sacrifica la vita, la tua unica esistenza, racchiudi il tuo pensiero in una croce, dentro un'urna Goditi la noia delle rivoluzioni, la noia senza gioia, quella è dei padroni Applica uno scherma, anche ai bordi del sistema, conduci la tua vita sui binari come un treno
3.
Il rituale, partecipazione attiva a qualcosa che è morto Sorpassare la natura, in quanto uomini per poi finire come bestie in cattività La porta aperta, le gambe tremano dipingere sè stessi in fila davanti a un museo Sfilare in processione, in fila dietro ai simboli non è questo che odiate? non vi manca la messa? Piega il capo, faccia a terra, cenere ora sei e ritornerai Urla e gemi, piangi e soffri, ed espia i tuoi peccati che non sai Fondare la vita sul sacrificio, la rivoluzione costruita sul dolore Ideali proiettati fuori dal presente, affidarsi a un dogma, abbracciare il martirio che il logo sia una croce, o attrezzi da lavoro o una grande insegna io rifiuto la dottrina Sfilare in processione, in fila dietro ai simboli, non è questo che odiate? non vi manca la messa?
4.
Dama! 02:30
Sento afferrarmi la testa, mangio pedine nere così mi faccio strada, fino ad urlare: dama! Due mani muovono il gioco, io ci capisco ben poco ma ho un nemico e mi basta, riempie il mio vuoto che avanza Sono un soldato e ho la testa piegata all'ingiù fin quando un giorno per sbaglio ho guardato lassù quelle due mani, diverso il colore però non giocano contro tra loro ma contro di noi Sento afferrarmi la testa ma questa volta è diverso anarchia sullo scacchiere non vi farò divertire
5.
Cani da cancello, difendono il padrone Cani da cancello, sorvegliano il recinto Cani da cancello, fedeli al proprio ruolo Cani da cancello, marcano il territorio Invidiano, sorvegliano, denunciano chi è fuori Repressione è partecipazione Sacrificarsi all'ascensione progressiva, estenuante appigliarsi all'eversione di chi devia dalla produzione Arrivare sulla cima quando oramai è finita Arrivare sulla cima per scoprire che non c'è una cima
6.
Colonia 01:59
Où-est le fascisme? Dans ton bureau L'authoritarisme? Dans ta maison Le militarisme? Parmi tes craintes Qu'est-ce que l'information? Une religion Où-est ton onanisme? Dans le control Où-est que tu es chasseur? Dans le marchè Qu'est-ce que ta patrie? Une colonie Qu'est-ce que l'information? Une religion
7.
Urla e bela 01:21
Urla e bela con noi prendi parte ai cortei Blocchi neri tra noi chiama la polizia Non spaccare vetrine i padroni son buoni non lanciare estintori sugli sbirri indifesi Urla e bela con noi è la democrazia dove parlano tutti non agisce nessuno
8.
Armare cuori e braccia per non restare inermi scavare brecce e trincee la miccia è la nostra idea Armare cuori e braccia la chimica e l'azione, nessuna mediazione a spegnere gli incendi c'è l'affabulazione a noi tocca appiccarli con la detonazione La salute è in voi! La libertà non è mai stata una concessione il diritto, la legge, la giustizia e i tribunali servono solo a fermare la lotta che divampa sono solo i pompieri, mercenari, del potere

about

Prendere coscienza di essere colonie, questo è il nostro punto di partenza, guardarsi allo specchio con la più totale sincerità e provare orrore per quello che si è costretti a vivere ogni giorno. E, con un impeto di entusiasmo decidere che è giunta l'ora di uscire dal gioco, di rifiutare il confronto civile, di ribaltare il tavolo e di diventare miccia, di innescare la propria personale detonazione e sommarla con gioia alle altre, marginali e a volte nascoste, detonazioni già sparse per il pianeta, fino a quando non diventino una sola luce e un solo boato che faccia in mille pezzi il Moloch che ci opprime.

credits

released November 28, 2018

Registrato, mixato e masterizzato a Murotorto, Eboli (SA), da Maybe i'm...

Immagine di copertina di Schramm
www.facebook.com/schrammart

Foto interna di Stefano Santaroni (Field Fest 2018)

Ufficio stampa: Jestrai Records
Booking: kasparhouse@riseup.net

I Maybe i'm... sono un trio costituito da due chitarre e una batteria

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Maybe I'm Salerno, Italy

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